Silverlight di Samila Yumi Marchetti









Cari lettori,
oggi vi voglio parlare di "SILVERLIGHT" di Samila Yumi Marchetti.
Ho trovato questo libro molto triste in quanto parla di una ragazza, Vic, che non riesce a riprendersi dalla morte dei suoi genitori. Chiusa in se stessa, non fa avvicinare nessuno a lei, fino a quando incontra un ragazzo: Roman.
La scrittura è piacevolmente scorrevole e il libro è scritto bene. È stato davvero interessante leggere delle frasi in russo (tradotte in italiano); per me che amo le lingue è stato un tocco positivo in più!
Lo consiglio a chi ama le storie un pò tristi e profonde, invece dico a chi ama le storie allegre: non fa per voi.
Porgo i miei complimenti alla scrittrice (giovanissima) e la ringrazio tanto per avermi spedito una copia del suo romanzo. Grazie 💙 


TRAMA
Quando il proprio mondo crolla a pezzi si vorrebbe soltanto scomparire. Lo sa bene Vic, diciassette anni e una vita completamente in frantumi: i suoi genitori si sono appena tolti la vita, sopraffatti dai debiti e dalla depressione, e adesso guardare avanti sembra davvero troppo doloroso. Affidata dal giudice allo zio materno, Vic è costretta a trasferirsi a Firenze e a ricominciare la sua vita lì, insieme a volti estranei e nuove abitudini. Nessuno, in quella realtà così diversa, sembra comprenderla. Nessuno tranne Roman, certo, il suo nuovo compagno di banco: oltre a essere per metà russo, proprio come lei, condivide molte delle sue passioni e sembra capire perfettamente quello che prova, al punto da spingerla ad aprirsi come mai aveva fatto con nessun altro. Ma Roman non è il salvagente a cui Vic sperava di aggrapparsi per risalire in superficie: lui è il miraggio che ti porta alla deriva in un oceano di menzogne, è il turbine che ti risucchia per poi non lasciarti più andare, è l'ancora che ti trascina giù, fino alle profondità più remote dell'abisso. E, oltretutto, Roman nasconde un terribile segreto. In questo vortice di luce e buio, verità e menzogna, speranza e apatia, Vic riuscirà a tenersi aggrappata a quell'unico barlume di vita che le resta? Oppure finirà inghiottita da quell'abisso che, ogni giorno, la chiama sussurrando il suo nome?