Il tatuatore di Auschwitz di Heather Morris

Titolo: Il tatuatore di Auschwitz
Autore: Heather Morris
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa contemporanea
Anno: 2018
Pagine: 223
Prezzo: 17,90€

RECENSIONE
Buongiorno cari lettori,
oggi vi voglio parlare del romanzo "Il tatuatore di Auschwitz" di Heather Morris, edito da Garzanti.
"Non esiste luogo in cui l'amore non possa vincere" penso che questa frase, che troviamo sulla copertina, rappresenti la vera essenza del racconto. Una testimonianza della cruda realtà che avvenne ad Auschwitz. Lui, Lale, un ragazzo forte che riesce a farsi strada nel campo di concentramento e che dopo due mesi dal suo arrivo riceve l'incarico di incidere sul braccio dei prigionieri un indelebile numero che segnerà la loro vita per sempre. Lei, Gita, una ragazza fragile che arriva al campo di concentramento e incontra Lale.
Due ebrei destinati a vivere in un mondo crudele. Nonostante le scarse possibilità di sopravvivenza e di felicità, i due si innamorano perdutamente. Rubano ogni momento utile per stare insieme, ma ad Auschwitz non c'è posto per l'amore. Lotteranno duramente per un finale degno delle loro speranze anche se le aspettative di vita sono veramente basse.

Voglio iniziare col dirvi che questa è una storia vera e desidero complimentarmi con l'autrice per aver saputo trasformare il racconto di Lale Sokolov in un libro meraviglioso.
In questi anni di permanenza nel campo, Lale conosce Gita e in lei intravede uno spiraglio di luce.
Gita è una ragazza sensibile che fino all'ultimo non vuole svelare le sue origini a Lale. Una giovane donna, silenziosa e taciturna, che si lascia abbracciare e sostenere dalla grande forza di Lale: in lui ritrova quella luce che credeva ormai perduta. Nei suoi occhi torna a specchiarsi e si vede bella, amata e felice. Insieme riescono a vivere qualche raro momento di intimità.
Mi sono sempre interessata alla triste storia dei campi di prigionia e l'autrice in questo caso è stata abilissima a far vivere al lettore questa storia intensamente e a renderlo testimone delle varie emozioni provate da Lale: un uomo determinato a non arrendersi mai. Heather Morris ci regala una straordinaria storia d'amore emozionante che spicca in un'atmosfera di paura e morte.
La lettura del commovente romanzo “Il tatuatore di Auschwitz” non solo pone l’accento sul fatto che l’amore è in grado di vincere l'odio, ma anche che non si deve mai smettere di ricordare.
Ringrazio tantissimo la casa editrice per avermi inviato una copia.💕

TRAMA
Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento in poi sarà solo una sequenza inanimata di numeri tatuata sul braccio. Ad Auschwitz Lale, ebreo come loro, è l'artefice di quell'orrendo compito. Lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo. Quel giorno però Lale alza lo sguardo un solo istante. Ed è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non può più dimenticare. Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito. La ragazza racconta poco di sè, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno il passato. Eppure sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Ma dove sono rinchiusi non c'è posto per l'amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l'amore è un sogno ormai dimenticato. Non per Lale e Gita che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino vuole separarli nella gola rimangono strozzate quelle parole che hanno solo potuto sussurrare. Parole di un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle dire di nuovo. Dovranno crederci davvero per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.

AUTRICE
Heather Morris, nata in Nuova Zelanda, vive e lavora a Melbourne in Australia. Autrice di sceneggiature, ha deciso di volgersi alla narrativa per raccontare la commuovente storia di Lale Sokolov. Il tatuatore di Auschwitz (Garzanti 2018) è il suo romanzo d'esordio.


















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