Sons of Prometheus di Martin Eco Dantes

Titolo: Sons of Prometheus
Autore: Martin Eco Dantes
Genere: Thriller storico
Pagine: 194
Anno: 2021
Prezzo: 9,99€
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RECENSIONE
Cari lettori,
oggi vi voglio parlare del thriller storico "Sons of Prometheus" di Martin Eco Dantes.
Il protagonista di questo libro è un uomo senza nome, il quale viene arrestato per omicidio senza avere la possibilità di spiegarsi e cercare di dimostrare di non essere un assassino violento.
Perché lui sa chi ha ucciso davvero la vittima, lui ha cercato di fermare l'omicidio, ma i suoi sforzi non sono valsi a niente e il vero omicida è scappato e l'ha fatta franca. Dopo tanto tempo l'assassino è tornato, ma adesso è un'altra persona...

Un thriller storico incentrato sull'inquisizione e diviso in 33 capitoli, come i canti di una cantica della Divina Commedia. Il primo capitolo di una saga che racconta un viaggio senza fine. 
Un percorso nella cultura antica in cui non mancano approfondimenti interessanti. Alla fine del libro troviamo una vasta bibliografia che ci consente di catapultarci direttamente nella cultura antica.
Un thriller coinvolgente in cui non mancano mai i colpi di scena. I dialoghi nel racconto sono tanti, cosa che io apprezzo sempre e che mi porta a divorare una pagina dopo l'altra. Una scrittura leggera e fluida. Un finale che vi terrà con il fiato incollato alle pagine. Io non vedo l'ora di leggere il seguito!

TRAMA
Un folle autoproclamatosi un Dio e la sua setta assassina di sedicenti dei, ognuno col nome di un dio pagano di diversi pantheon: greco, latino, celtico, nordico, nativo americano, maya, indù, egizio.
Un viaggio disperato attraverso il mondo, unica pista: i messaggi di sfida lasciati dagli assassini.
Due nemici giurati, un uomo senza nome e l'inquisitore che lo aveva condannato, uniti da un comune intento: uccidere qualcuno che non può morire.

AUTORE
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@martinecodantes @ifiglidiprometeo

33 anni, come i capitoli del libro e i canti di una cantica della Divina commedia.
Martin Eco Dantes, uno pseudonimo di gusto nerudiano che é l’omaggio vivente a tre maestri della letteratura e alle loro opere: George R.R. Martin con A Song of Ice and Fire (Il Trono di Spade), Umberto Eco con “Il Nome della Rosa”, l’opera che più di tutte ha influenzato lo stile del libro, e Alexandre Dumas, attraverso il cognome del suo più celebre personaggio, Edmond Dantès, che nel libro di Dumas adotta l’identità fittizia del Conte di Montecristo. 
Non a caso, abbreviando i primi due nomi, ne esce M.E. Dantes. 
Ma, a ben vedere, gli omaggi sono quattro, perché non è possibile scrivere Dantes senza scrivere Dante, altro autore spessissimo omaggiato nel corso dell’opera.

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