La bambina che somigliava alle cose scomparse di Sergio Claudio Perroni
Titolo: La bambina che somigliava alle cose scomparse
Autore: Sergio Claudio Perroni
Editore: La Nave di Teseo
Genere: Narrativa
Anno: 2019
Pagine: 176
Prezzo: 13,00€
INTERVISTA
Sergio Claudio Perroni traduce, scrive, cura libri. Ha pubblicato Non muore nessuno (2007), Raccapriccio. Mostri e scelleratezze della stampa italiana (2007), Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale (2010), Nel ventre (2013), Renuntio vobis (2015), Il principio della carezza (2016), Entro a volte nel tuo sonno (2018).
Autore: Sergio Claudio Perroni
Editore: La Nave di Teseo
Genere: Narrativa
Anno: 2019
Pagine: 176
Prezzo: 13,00€
INTERVISTA
Quanto tempo hai impiegato per scrivere questa favola?
-Tre o quattro mesi per la stesura. Ma come per tutti i libri, specialmente quando riguardano l'animo umano, il tempo della loro gestazione è quello della tua intera vita, perché li componi radunando in un singolo schema espressivo singole esperienze che hai maturato vivendo.
Pulce è una bambina dolce ironica, com'è nata nella tua mente?
-Pulce ha preso forma all'incirca un anno fa di fronte a una bambina che ho conosciuto in casa di amici, vedendo le occhiate tra il tenero e l'ironico che mi lanciava mentre i genitori la tormentavano a colpi di "Ma perché non prendi esempio da Tizia?", "Ma perché non provi a essere come Caia?". A un certo punto mi è venuta voglia di farla scappare, di liberarla da quell'assillo di modelli da seguire. E, non potendolo fare nella realtà, le ho costruito intorno una storia in cui finalmente era libera non solo di essere se stessa, ma anche di scegliere da sola a chi assomigliare e per quali motivi.
Quali emozioni hai provato quando hai scritto l'ultima parola?
Quella, bellissima, di aver aggiunto una decina di abitanti allo splendido mondo dei personaggi di storie.
Qual è il vero messaggio che vuoi lanciare con questo libro?
Quando scrivo non ho mai messaggi da lanciare, non credo sia utile "prefabbricare" la morale di una storia. Se il racconto è coinvolgente, ogni lettore troverà in chi e in cosa immedesimarsi nelle sue pagine, scrivendosi da solo il messaggio che più gli possa essere utile.
RECENSIONE
Cari lettori,
oggi vi voglio parlare di un’altra uscita. Si tratta di una fiaba illustrata intitolata "La bambina che somigliava alle cose scomparse" di Sergio Claudio Perroni, edito da La nave di Teseo.
Pulce è stufa di sentirsi dire dai genitori e dalla nonna che è monella e che dovrebbe essere più simile ai suoi fratelli e cugini, i quali sono tutti educati e bravi. Un giorno non resiste più e dopo l'ennesima sgridata decide di "prendersi una vacanza". Inizia così la sua avventura...
Devo dire che io non leggo spesso fiabe, ma dopo tanti romanzi e thriller ho spesso bisogno di una lettura leggera e diversa. L'avventura di una bambina di 7 anni, Pulce, che scappa da casa. Un viaggio in cui incontrerà tantissime persone che la cambieranno per sempre: il ragazzo della porta accanto che ha perso sua madre, un signore che perde le chiavi di casa, un laghetto che attende con ansia il ritorno di un ragazzo bellissimo, un poeta triste che ha sognato una poesia e al suo risveglio non se la ricorda più e tante altri personaggi ancora. Pulce ascolta i problemi con attenzione ed inizia ad assomigliare alle persone o oggetti che quelle persone hanno perso e gli darà un grande aiuto.
Ho apprezzato tantissimo che ci fossero tante carine illustrazioni: non mi stuferò mai di dire che io le adoro, in quanto alleggeriscono notevolmente la lettura. E poi mi interessa tantissimo sapere come l'autore si immagina le scene, e non fare solo affidamento alla mia fantasia.
Inoltre ci sono tante note simpatiche al piè di pagina che spiegano le "fonti" di Pulce. Una lettura super consigliata per grandi e piccoli!
TRAMA
"Ma a che ti serviva la nuvola?" Si chiama Pulce e risolve problemi. Per farlo, ricorre all'antico e desueto stratagemma di porre domande. Interroga chi incontra sul motivo di una paura inspiegabile, di una particolare malinconia, di una speranza tradita. Gira e rigira, le risposte sono altre domande: d'amore o d'amicizia, di protezione o di salvezza. "Mi serviva a nascondermi," le risponde il passero, terrorizzato dal falco che lo insegue. Detto, fatto: il volto di Pulce diventa la nuvola in cui rifugiarsi! È scappata di casa, Pulce. Si è presa una vacanza dalle lamentele della mamma e del papà per quello che fa o non fa, per ciò che è o non è. Ha sette anni, gli occhi color tatuaggio e un'energia visionaria. In un battibaleno è capace di trasformarsi in chiunque e in qualunque cosa: un ruscello, un affetto perduto, una stella cadente, una madre scomparsa, un paio di occhioni blu... E così, facendo da ponte tra quello che c'era e quello che non c'è più, rimedia di volta in volta alla perdita di cui soffrono i personaggi in cui si imbatte. Per riuscirci, attinge all'esperienza che zampilla dalle sue "fonti", un popolo buffo e saggio raccontato in parallelo dalle geniali note a piè di sogno. "La bambina che somigliava alle cose scomparse" è la favola dei piccoli di ogni età e dei grandi ancora disponibili alla meraviglia.
AUTORE
Sergio Claudio Perroni traduce, scrive, cura libri. Ha pubblicato Non muore nessuno (2007), Raccapriccio. Mostri e scelleratezze della stampa italiana (2007), Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale (2010), Nel ventre (2013), Renuntio vobis (2015), Il principio della carezza (2016), Entro a volte nel tuo sonno (2018).

Commenti
Posta un commento