La rosa di Monet di Maurizio Ricci

Titolo: La Rosa di Monet
Autore: Maurizio Ricci
Editore: Youcanprint
Genere: Narrativa
Anno: 2018
Pagine: 210
Prezzo: 14,00€



RECENSIONE
Cari lettori,
oggi vi voglio parlare del romanzo "La rosa di Monet" di Maurizio Ricci.
La vita di Gerard viene sconvolta da una notizia gravissima: un suo vecchio amico di liceo si è suicidato. Scombussolato da questa morte, non riesce a darsi pace e per questo motivo decide di partire per Giverny, una piccola cittadina francese nota per aver ospitato il noto pittore Monet, con l’obiettivo di trovare le risposte che cerca e per capire cosa ha spinto il suo amico a un gesto tanto tragico. Ad accompagnarlo nel suo viaggio ci sarà la bellissima Laine, una donna incontrata da poco...

Ho divorato questo libro in due ore. Anche io, come il protagonista, ero molto curiosa di scoprire quale motivo avesse spinto un uomo al suicidio. Una storia intensa e piena di mistero, che mi ha portata a folgorare una pagina dopo l'altra. Un racconto, tra passato e presente, che dopo vari colpi di scena e rivelazioni ci porta alla soluzione. Un libro ben scritto, con una scrittura fluida e leggera. Tanta è la suspense che tiene alta l'attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina. Di seguito trovate anche una piccola intervista all'autore.

INTERVISTA 
Come è nata l’idea di questo romanzo?
- Questo romanzo è nato -come spesso mi capita- dalla frase iniziale, buttata giù un po' per caso. Spesso queste frasi restano sospese nella mia mente anche per mesi, per poi finire nel mio purgatorio privato delle idee. Se ho fortuna, butto giù qualche frase di continuazione e non è raro che arrivi anche a 20/30 pagine. Ovviamente questo metodo riguarda La Rosa di Monet in particolare, ma diventa sempre più il mio modus operandi. Raramente pianifico le trame, ma lascio che i personaggi stessi parlino alla mia mente. Poi nella parte centrale del romanzo, spesso scaturisce un'intuizione che mi mette sulla giusta via per il finale. Nel caso della Rosa le intuizioni sono state più di una. Certamente nello sviluppo di un racconto, sono determinanti anche le letture che si effettuano e non nego che l'influenza di Simenon e dei suoi romance-romance, sia stata determinante.

Per quale motivo hai deciso di ambientarlo in Francia?
- Come dicevo, venivo da un periodo di intensa lettura di Simenon, per cui scrivere della Francia è stato naturale. Ma in generale sono stato sempre molto attratto da ambientazioni francesi e dalla lingua. Credo che questo romanzo particolare, intimista e romantico, trovi la giusta collocazione nella bella Giverny e nella perturbata Paris.

Quanto c’è di te nel protagonista?
- Non tantissimo, anche se Gerard ha il mio stesso comportamento curioso e la sfrontata voglia di entrare a fondo nelle storie delle persone comuni. Anche a me affascina la sfida di poter conoscere le vite di tutte le persone che incontro. Immaginare storie, intuirle nei volti delle persone e in ciò che dicono, è il substrato della letteratura stessa. Lo scrittore di romanzi è in fondo un cantastorie, e per esserlo pienamente devi saper sognare.

Quanto tempo hai impiegato per scrivere il tuo libro?
- Ho scritto il romanzo in tre mesi, lavorandoci solo nei fine settimana di un'illuminata estate del 2015.

Cosa hai provato quando hai scritto l’ultima parola?
- Terminare La Rosa di Monet mi ha lasciato belle sensazioni, perché molto spesso quando si lavora a un romanzo non hai l'idea di ciò che hai scritto. Il responso lo danno i lettori e per un esordiente come me è determinante persino trovare qualcuno disposto a leggere. Nella Rosa invece ho avuto subito l'affascinante impressione di aver scritto qualcosa di profondo e semplice. Spero di essere riuscito a catturare l'attenzione e le preferenze di un certo tipo di lettore che cerchi in un romanzo prima di tutto una storia umana, guidata da umani e dai loro difetti e pregi. Mi piace parlare di persone comuni, anche fallibili, deboli, antieroi se necessario, perché in ognuno di noi è celata una bella storia pronta a essere raccontata.

TRAMA
"La rosa di Monet" è la storia di un uomo in crisi con se stesso e con la sua vita. Gerard, il protagonista, si trova a indagare sul terribile motivo che ha portato il suo vecchio amico di liceo al suicidio. Così egli decide di partire per Giverny, una piccola cittadina francese dove visse Monet, alla ricerca di risposte. Un viaggio breve, dove troverà l'amore per la bellissima Laine e una rivelazione che gli farà comprendere quanto il destino possa essere beffardo e pieno di sorprese.


AUTORE

L’autore della Rosa di Monet è Maurizio Ricci. Nato a Cagliari, vive e lavora in Sardegna nel campo dell’ottica. L’emozione di scrivere lo ha sempre avvinto. Ha scritto diversi romanzi, di fantascienza, letteratura per bambini, e altri generi. Ha partecipato a svariati concorsi letterari ed è autore di molte poesie e racconti che ha presentato in innumerevoli reading. Parte da una cultura fotografica che si convoglia nella pienezza delle parole. Una frase che lo descrive: "L'immagine è importante, è la scintilla che accende il fuoco. Ma la parola è tutto, è la fiamma stessa. Tutto ciò che userai per descrivere l'immagine, scaturirà dal tuo cuore e solo se lo saprai fare bene, potrai far nascere un emozione."





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